La terapia di Rudolf Breuss: digiuno terapeutico, la forma più efficace di guarigione

Il potere della  terapia di Rudolf Breuss, come “guarire” il corpo e la mente attraverso il digiuno terapeutico praticato già dagli antichi Egizi.

Terapia di Rudolf Breuss e digiuno terapeutico

Terapia di Rudolf Breuss e digiuno terapeutico

Non è una moda e non si tratta di credenze popolari! Quel che è vero è che l’astensione dal mangiare può giovare enormemente alla salute del corpo ma anche dello spirito.
In questi casi si può parlare di DIGIUNO TERAPEUTICO per disintossicarsi e liberare il corpo da tutte quelle sostanze che ingeriamo giornalmente le quali vanno ad intossicarlo.

Il digiuno terapeutico non ha nulla a che fare con una semplice restrizione alimentare, si tratta più che altro di un modo per rivitalizzare il corpo dando lui nuove risorse. Questa terapia fonda le sue radici su tecniche orientali le quali sono state approfondite e sviluppata da numerose ricerche scientifiche.

Ovviamente nulla va preso alla leggera tuttavia già RUDOLF BREUSS, nel 1990, pubblicò un discusso libro intitolato  “Cancro, leucemia ed altre malattie apparentemente incurabili sono guaribili con metodi naturali”.

Sulla base delle ricerche apportate è stato osservato che il corpo di una persona può sopravvivere senza mangiare per circa 23/24 giorni. Ovviamente l’idratazione non deve mai mancare, essendo essa importantissima per le funzioni vitali dell’organismo.
Detto questo va precisato che non tutti sono in grado di portare avanti un periodo di digiuno più o meno lungo. Vi sono fattori importanti che vincolano, ad esempio: l’essere diabetici, soffrire di disfunzioni cardiocircolatorie, gravidanza e allattamento ecc

COSA ACCADE CON IL DIGIUNO TERAPEUTICO?

Il digiuno terapeutico non ha nulla a che fare con il digiuno post abbuffata nei periodi post natalizi o pre-estivi, là dove è incombente la prova costume.

Il digiuno non è una pratica moderna, tutt’altro. Si narra che già Platone e Socrate lo praticassero regolarmente in quanto ritenevano che migliorasse le loro prestazioni psico-fisiche; altrettanto per gli antichi egizi i quali erano certi che potesse liberare il corpo dalle malattie che li affliggevano.

Purtroppo, tutto ciò, con il passare del tempo è andato perduto e, con esso, si è perso il vero senso del digiunare. Oggi coloro che digiunano hanno una motivazione religiosa o tuttalpiù lo fanno con la speranza di buttare quei chili in eccesso in poco tempo. Sbagliato!

La scelta del digiuno terapeutico a che fare con una motivazione ben più profonda che ha a che fare con il benessere psico-fisico e va oltre le ideologie e oltre la religione.
Quando un corpo viene sottoposto a digiuno, si ha la purificazione di tutti quegli organi impiegati per la digestione:

  • IL FEGATO (ad esempio, è costantemente sotto sforzo soprattutto quando si mangia in maniera errata e cibi poco salutari, se si fa uso di alcool o abuso si fumo).
  • I RENI ne traggono giovamento e li purifica da tutte le tossine accumulate,
  • L’ APPARATO DIGERENTE appare più sano garantendo il corretto funzionamento dello STOMACO E DELL’INTESTINO.

Il dottor Felix L. Oswald afferma: “Il digiuno rappresenta il migliore sistema rinnovatore”.
Nelle prime fasi di digiuno si ha la perdita del glicogeno accumulato del fegato e nei muscoli.
Nella seconda fase del digiuno, si inizia a risvegliare parte del tessuto muscolare che viene metabolizzato in aminoacidi grazie al ruolo del fegato.

Nella fase più acuta l’organismo entra in uno stato definito di chetosi, (ossia la produzione di molecole acide) che abbassa il pH del sangue andando a sostituire gli zuccheri.
Queste sostanze chimiche dette chetoni possono apportare energia; quel che è ancor più importante è che vanno ad influire sullo stimolo della fame rendendolo meno insistente.

La durata massima del digiuno è di 3/4 giorni e non bisogna mai dimenticarsi di bere abbondantemente acqua!
Il digiuno in se non “cura” nulla. Tuttavia si tratta di un periodo di riposo fisiologico, l’interruzione di ogni fatica da parte del nostro organismo.

Proprio questo “relax fisiologico” fa si che l’ organismo possa fare autonomamente ciò che altrimenti non riesce a fare quando è in completa attività.
Il suo agire in completa autonomia fa si che questa fase prenda il  nome di AUTOGUARIGIONE.

IL DIGIUNO AIUTA A PREVENIRE MALATTIE DEGENERATIVE COME IL PARKINSON 

Secondo un gruppo di ricercatori di Baltimora della National Institute on Ageing si è visto che effettuare brevi periodi di digiuno proteggerebbe il cervello dall’insorgenza di malattie degenerative come l’ Alzheimer e il Parkinson. 
Mark Mattson, capo del laboratorio dell’Istituto di neuroscienze, ha affermato che l’errore sta nel digiuno prolungato; essi dovrebbero essere di breve durata ma ripetuti a distanza di tempo.

Magari due volte al mese e per 2 giorni.
Alla luce di quanto emerge da questa ricerca, la dieta ipocalorica è il lasciapassare per una vita longeva e certamente più sana.
La scelta del digiuno apporta benefici non solo corporei ma anche psicologici. Rinvigorisce la mente e dona nuova energia ad una mente ormai spenta.


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